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Diabolik Anno
XLIII n.9 |
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In
verità ho poco da dire: storia abbastanza gradevole. il racconto scorre abbastanza lineare
e a velocità sostenuta. Pochi i 'veri' colpi di scena ('veri' nel senso di 'non
prevedibili). L' unico che mi ha veramente sorpreso e stato il finale. Che Paola diventi
una seconda Bettina? Un po' scontato, invece, il nascondiglio degli smeraldi, mi e sembrato
un po' troppo ovvio, anche se molto importante per la storia. I disegni in generale mi sono piaciuti, ad eccezione di DK/Matteo a pagina 95, prima vignetta: trovo che il volto (ed in particolare i capelli) siano poco curati, e soprattutto sembra che DK/Matteo abbia gli occhi chiusi. Questo mi sembra un particolare un po' strano. Peccato, perché la splash-page, che ci mostra la stessa scena, la trovo molto suggestiva. Messaggio di Mario lo SWIISSSer8 Bellissimo numero! Mi è piaciuto proprio in
tutti i suoi aspetti! Dai disegni curatissimi del Sig. Facciolo che rimangono fra i più
dettagliati, splendidi i vestiti, gli ambienti e soprattutto sensualissimo il bacio
finale. Certo DK non è sexy come quello zaniboniano ma ragazzi meglio così altrimenti il
cuoiricino di noi listaiole dove ce lo spedirebbero? Sulla Luna! :-D Ho letto il nuovo Diabolik e mi è piaciuto
abbastanza, oddio mi sembrava di aver già letto qualcosa del genere, ma va bene così. Due paroline sull'inedito.... la storia non è
brutta ma c'è qualcosa che non mi ha convinto del tutto. L'ho trovato ancora una volta un bel numero
davvero!!! Bello davvero complimenti! In senso generale, non amo le storie con
bambini, per due ragioni. La prima e' che ne ho frequentati parecchi e non riesco a
tollerare la versione zuccherosa e falsa che spesso se ne da in film, telefilm
(soprattutto), e fumetti. La seconda e piu' importante ragione e' che spesso le
"storie con bambini" hanno un limite: il bambino in media e' la' per farsi
rapire. Basta vedere che c'e' un bambino in una storia per capire che ad un certo punto il
bimbo servira' a ricattare un adulto, come se i bambini non avessero altro scopo nella
vita che essere l'oggetto degli affetti o della crudelta' degli adulti, e non soggetti,
ossia personaggi, in se' stessi considerati. [Per favore, non obiettate che questo accade
anche nella realta', perche' lo so: ho visto anche io le oscene orrende immagini di Beslan
in televisione... E sto cercando di non pensarci in questo momento.] Quello che non mi
piace e' che questo accada troppe volte nei fumetti, in cinema ed in televisione, fino a
dare un che di deja vu anche alla storia migliore. La regola dei bambini e' quella e la
"Sposa in bianco" non fa eccezione: la piccola, come al solito, e' la' per
essere rapita. La bimba pero' esce dalla pagina per un particolare, un momento solo... Si,
sto parlando del naso-naso! ^___^ Che e' un particolare importante nella storia (perche'
la bimba comprende di non essere di fronte alla madre) e non un semplice tratto
caratteriale, ma l'elemento fa si che la bambina, per una volta, anzi per la prima volta
dopo Bettina (che pero' imho continua ad essere inarrivabile) abbia un minimo di
personalita' propria, e non semplicemente riflessa dal mondo degli adulti. Tuttavia, da
solo il naso-naso non basta a dare un carattere "forte" alla piccola, che di
conseguenza non riesce da sola ad illuminare la storia come fece Bettina. |
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