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Diabolik Anno XLVI n.9
Settembre 2007

 
Fuga dall'Isola

Soggetto:
  Mario Gomboli
  Tito Faraci
Da un'idea di:
  Lorenzo Esposito
Sceneggiatura:
  Tito Faraci
Matite:
  Sergio Zaniboni
Chine:
  Paolo Zaniboni
   L'ho appena letto e l'ho trovato ottimo. Faccio parte di quella (scarna?) schiera di lettori che ama conoscere dettagli ignoti sul passato dei personaggi, soprattutto quando si riesce a imbastirci sopra una corposa storia, che vanta anche una incidentale polemica contro le multinazionali. La caratterizzazione di Diabolik è ineccepibile; Eva è un po' troppo sdolcinata per i miei gusti ma, appunto, per i miei.
   Messaggio di
Michele

   Per forza di cose bisognerà commentare i 2 albi, visto che la storia viene raccontata in 2 uscite: Cominciamo con l'ultimo albo.
   Ottima le copertine (prima e ultima) :  sia nei colori che nei disegni. Un po' meno esaltante il titolo "Fuga dall'isola" (riferito certamente agli uomini Astercom) visto che è DK a stringere accordi con Koster per far annullare i progetti... Ottimo anche lo sviluppo della storia, che fila liscia senza intoppi... personalmente ho apprezzato il fatto che non ci siano stati il "riassunto delle puntate precedenti" molto evidente, ma solamente accennato nei discorsi tra Karver e il suo "staff".
   Trama eccellente, soprattutto per il fatto di svelare il "perché" nel finale anche al lettore, e soprattutto non svelarlo affatto ad Eva (che ovviamente intuisce che c'è qualcosa di più).
   Finalmente sappiamo qualcosa di più sulle maschere e sulla risoluzione al problema del loro scioglimento che aveva afflitto sia DK che Garrado (che ci avrebbe messo si e no 200 anni a capirlo...) e finalmente conosciamo uno degli ingredienti più importanti per fabbricarle... Mi lascia comunque un po' perplesso il fatto che DK affidi ad una tribù indigena il destino del componente più importante per le sue maschera (la sua arma segreta) piuttosto che occuparsene personalmente... Cmq la storia regge...
   Singolare, direi anzi sconvolgente (positivamente), il fatto che DK tenga all'oscuro Eva di tutto e del perché le faccia questo... Prudenza? No, Eva conosce tutti i segreti e sa persino la formula per fabbricare le maschere, ma allora perché tenerla all'oscuro? ..... e qui si potrebbe aprire un dibattito. Sicuramente Gombolik ha in serbo altre sorprese per noi....o no? Se DK lo facesse solo per prudenza non avrebbe senso: quante volte Eva è stata rapita per estorcere a DK i suoi segreti? Tantissime... quindi... ci deve essere qualcosa di più...

   Messaggio di Giolf


   Storia: 7,5. Misteriosa, dinamica, enigmatica. Come tutte le storie doppie anche questa pone i nostri in una vicenda fuori dall'ordinario dei singoli albi destinata a lasciare il segno negli episodi futuri. Ancora una volta il teatro della narrazione è un'isola con i suoi misteri e i suoi pericoli (l'isola di King, quella di Jonas, quella dei "veleni", quella degli "umoni perduti") che anticipa al lettore una trama intricata in cui DK è destinato a trovarne il bandolo della matassa.
   Forse la prima novità del doppio-Dk è un'avventura "sine Ginko", mentre di secondo è l'elevata statura del nemico che si trova ad affrontare il nostro: non più boss del crimine organizzato, ma una multinazionale con il suo board direttivo! Un compito non facile per un uomo solo (Eva esclusa). Ma gli espedienti utilizzati nella prima storia sono sorprendenti ed efficaci, anche se continuare ad utilizzarli anche nella seconda parte appare più ripetitivo che stimolante.
   Un dettaglio maggiore sulla creazione delle maschere e la loro copertura del volto viene fornito dalle immagini di pag.8, dove sembra che Dk abbia impiegato strumenti da scultore coadiuvato da foto e dalle immagini sul PC. In realtà qualcosa del genere si intravedeva già in uno dei primi DK (n°66 "La grande Rapina", pag.35), dove un busto sorreggeva la maschera e accanto sembravano disposti degli strumenti di ritocco e dell'inchiostro.
   Come personaggi, DK appare completamente diverso nell'animo rispetto al freddo ladro che parla nel finale de "L'isola degli uomini perduti", spingendo sempre più il lettore a chiedersi quale segreto lo porti a questo radicale cambiamento di rotta. La curiosità non si placa (ovviamente) nel primo albo, grazie anche al tipico finale "cliffangher" che lascia un pizzico di amaro in bocca al lettore tradizionale e uno stormo di ipotesi plausibili al diabolikofilo docet. Mistero che viene magistralmente svelato a poche pagine dalla fine del secondo volume, dando spiegazione della bugia/silenzio di Dk verso Eva e offrendo al lettore l'anello mancante tra le maschere imperfette apparse nello speciale "Gli anni perduti nel Sangue" e il loro perfezionamento nei primi albi della serie. Il flashback di DK da giovane lascia inoltre intendere che molto c'è ancora da dire e raccontare su quel periodo della sua vita, che molti dei misteri che DK dovrà ancora affrontare appartengono al suo passato. E sono queste rare perle che rendono speciali certi episodi diabolici (vedi "Un appello dal passato").
   Per quanto riguarda il personaggio di Eva, ritroviamo qui la sua indole da paladina della cause di ingiustizia: una Eva determinata ad andare fino in fondo, senza ricompensa alcuna che non sia aggiustare il torto che subisce chi non ha possibilità di difendersi. E ora che DK non si oppone a questo suo atteggiamento sembra ancora più risoluta. Ovviamente il cambiamento del suo compagno (e il suo legame con Lan-Tah) le inculcano il dubbio che la storia tocchi DK più da vicino di quanto egli voglia farle intendere. Ma l'amore e la felicità per la vittoria ottenuta mettono in sordina questa pulce
nell'orecchio (o così sembra..).
   Lan-Tah, l'altra co-protagonista della storia è ben caratterizzata: fiera, coraggiosa e devota, vede in DK non solo lo spirito protettore della loro tribù, Ri-Mau, ma anche un amico su cui contare.
   Copertine: 8 (un'Isola Maledetta): bella, soprattutto la controparte 3D in allegato all'albo. La maschera da facocero che riflette negli occhi la corsa di DK e Lan-Tah offre una prospettiva insolita al lettore. Meriterebbe un 9 se non fosse che l'immagine della maschera (e del rubino montato) non trova alcun riferimento all'interno degli albi (quelle di pag. 38 sono differenti e non hanno preziosi) lasciando pensare a  chi l'acquista che la storia giri attorno a quella maschera. Lan-tah sul retro offre un immagine di donna che da parecchio tempo non ammiravo: selvaggia, dura ma così aggraziata nella sua femminilità.
   7 (Fuga dall'Isola): il serpente è un classico simbolo del pericolo, ma la nota positiva è che deve vedersela con un DK ringiovanito con un bel machete in mano!! inutile dire che lascia supporre che il misterioso segreto di DK abbia radici nel suo fosco passato. Nulla da eccepire su Lan-tah giovane che, in contrapposizione con ciò che è diventata ora, qui si presenta ancora spaurita. DK sul retro sancisce l'importanza dell'albo anche se il suo sguardo non convince appieno.
   Disegni: 8. Zaniboni offre il meglio di sé, soprattutto nella caratterizzazione grafica degli indigeni che risaltano rispetto agli altri personaggi. Avrei preferito che Lan-Tah fosse disegnata con un retino più scuro (come appare la sua pelle nelle copertine), ma immagino che sarebbe stato difficile farla risaltare sullo sfondo.
   Giudizio complessivo. 7,5. Una bella storia estiva, ricca di azione e anche piuttosto insolita. DK giustiziere pro tempore per riparare al suo problema di fornitura di prezioso liquido e per rispettare la parola data. E' un DK che mostra non solo i muscoli, ma anche la sua profonda etica personale, che va oltre il suo "lavoro", oltre "l'amore" e oltre la sua stessa "vita". La parola data come legame assoluto e inscindibile fa di DK un avversario degno di rispetto, direbbe Ginko fra sé. Nonostante questo punto a favore, mi rimane duro da mandare giù che DK debba mentire ad Eva: anche Eva ha i suo segreti (vedi "EK: Prima di Diabolik") ma può dire che ne serba anche senza doverglieli raccontare: è una forma reciproca di rispetto. Io lettore onnisciente che vedo dall'una e dall'altra parte i punti di vista dei personaggi, non posso che sentirmi un po' tradito nei panni di Eva, nonostante il suo compagno provi rimorso per il segreto che si tiene dentro. Avrei preferito allora che lei intuisse, ma non gli dicesse nulla per forma di rispetto, sebbene mi renda conto che questo avrebbe maggiormente complicato le cose. Cmq credo che non rivedremo più il DK giustiziere in futuro salvo lavorare per suo interesse: l'ultima pagina chiaramente fa intuire che DK rimane il re dell'inganno, mille volti ma un'anima sola, che non cambierà mai.

   Messaggio di: Rovo


   Copertina: ti prende molto la scena con un serpente, un DK giovane e un'indigena anche se non capisco perché appare (o è) nuda! Nella scena ha, anzi, una maglietta a maniche corte(bizzarro per un'indigena). Continuo a pensare che gli attuali disegni dei Zaniboni vadano bene solo a colori. Non azzeccato il titolo e non un granché la retrocopertina, disegnata male che dà sempre meno importanza alle ombreggiature del corpo di DK. Forse si salva per il contrasto del blu della tuta di DK e lo sfondo rosso. Carina anche l'idea di mettere la Jaguar dietro (anche se disegnata in modo orribile)
   Trama: mi piacciono molto le storie quasi "personali" su DK in cui scopriamo una parte del suo passato. Come è già stato detto è bello scoprire un componente per le maschere anche se concordo anch'io sul fatto che è strano che DK si basi su degli indigeni per una cosa così importante! E comunque credo che in tutti gli anni che sono passati dal suo primo arrivo sull'isola avrebbe potuto studiare in laboratorio delle sostanze che sostituissero la resina... riesce a costruire macchine volanti, congegni improbabili e chi più ne ha più ne metta! E comunque se ci fosse un uragano, un incendio e non fosse più possibile prendere la resina? Riguardo al fatto che DK tenga segreta a Eva la motivazione e il suo passato neanch'io lo capisco... in fondo la promessa che aveva fatto era per "non fare venire altri uomini che svelino i loro cari segreti" (tav.117) non credo che Eva rappresenti un pericolo anzi si è dimostrata anche loro amica! In fondo anche la decisione di Eva di non parlare a DK del suo passato aveva alzato lamentele ma in fondo se vogliono tenersi dei segreti sono liberi di farlo.
   Disegni: non mi piacciono!da qualche tempo i disegni dei due Zaniboni non mi soddisfano! Non mi sembrano nemmeno inchiostrati! Basta guardare tav. 11!!! Ma poi scusate vi sembra il mare quella cosa di tav. 34? Non posso pretendere il mare della copertina di"L'ultimo rifugio"ma almeno fate che lo sembri! Ma non solo il mare anche le palme, le rocce, i volti e i corpi! Sembrano tutti schizzi e non disegni finali! Forse l'unico disegno interessante e quello di Lan-tah che guarda il cielo a tav. 63.
   Messaggio di: Anna Bonadonna


   Commenterò i due albi come fossero uno solo.
   Copertine: non sono malissimo, ma neppure superlative, possiamo dire... suggestive, esotiche? Voto 7
   Storia: un po' tirata per i capelli, sopratutto mi fa strano che DK possa basare le sue maschere, fondamento della sua vita su di una sostanza naturale di difficilissima reperibilità. Non che non mi fidi degli indigeni... ma... e se succedesse qualcosa? Che so un esperimento nucleare, di guerra biologica o batteriologica (che non sono fantascienza, succedono veramente! Bikini e Muroroa insegnano). O semplicemente il cambio dell'equipe al potere. Anche lo sfogo iniziale di Eva non è degno di lei, come giustamente le ricorda il suo compagno loro non sono persone normali, lei ha scelto il tipo di vita che fanno e non può pensare di protestare come qualsiasi casalinga insoddisfatta.
   L'impianto è abbastanza credibile (la grande multinazionale che nasconde dietro fini commerciali la collaborazione con l'esercito a scapito degli indigeni è storia non solo dei giorni nostri, ma di tutti i giorni del colonialismo a partire da Cortes). Complessivamente non la trovo granché, da una storia lunga mi aspettavo di meglio e sopratutto di meglio mi aspettavo dai soggettisti. Interessanti i trucchi, ma non spettacolari, neppure troppo tecnologici. Voto 7
   Disegno: si alternano tavole pressoché perfette con altre inguardabili che non oso pensare vengano veramente dalla mano di Zaniboni. Voto 7
   Messaggio di:
Mesima


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