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Il Grande Diabolik
2005 n.1

Marzo 2005

 
Ginko: Prima di Diabolik

Soggetto:
  Sandrone Dazieri
  Tito Faraci

Sceneggiatura:

 
Tito Faraci
Matite:
 
Giuseppe Palumbo
  Pierluigi Cerveglieri
Chine:
  Giuseppe Palumbo
  Pierluigi Cerveglieri
   Dalla prefazione del Sig. Gomboli. Mario? C'è bisogno che ti dica che sono completamente in disaccordo con te? l'aspetto di Ginko è anonimo? Ma come si fa a dire che uno che somiglia a Sean Connery da giovane ha un aspetto anonimo??? Però se lo dicevano le diabolike Sorelle... Capisco che la mia passione per l'ispettore non mi renda obiettiva, cmq non sono soddisfatta, soprattutto per la brevità della prefazione!!!! Era meglio quella dello speciale della Mondadori!!! :-)
   Cmq la caricatura del sig. Paolo Ongaro è magnifica e si merita un 10 e lode, ha colto tutto il fascino dell'Ispettore !!
   LA STORIA: è meravigliosa! il sig. Faraci e il sig. Dazieri sono bravissimi, incastrano tutti i tasselli alla perfezione! Non so se sono più affascinata da Ginko o da Polè!!!! Questo deve essere visto come un grande complimeto! Riuscire a scrivere una storia che incrini un po' la mia ginkofilia è da geni della penna!!!! :-D
  
Quando si parlava di tirare in ballo Polè ero diffidente, pensavo: vuoi vedere che mi tirano fuori che Ginko è orfano ecc... non mi piaceva quell'idea mi sembrava banale, ma che capolavoro!!! Bravi bravi, bravi! Mi piace un sacco che Polè assomigli ad un Ginko adulto ma molto più bravo, sto pensando che se avesse dato lui la caccia a Dk, quest'ulitmo sarebbe stato ghigliottinato da tempo! @_@ Cos'ho detto??? O_O chock!!! Non è possibile! Mi piace quando dice a Ginko: "Ginko, ricordati ciò che ti ho insegnato! Il nostro avversario gioca sporco. E noi non possiamo sperare di batterlo rispettando le regole!" Wow se Ginko se lo ricordasse più spesso quando corre dietro a quel disgraziato di DK!!!
   Cmq a parte questo tutto il passato di Ginko mi ha conquistata! Ho il cuore a frappè! Dalle angherie in centrale, al papi magistrato corrotto, alla fidanzata scema... si perché scusate... anche qui prima della lettura ero un po' inviperita per la presenza di una fantomatica fidanzata... ehh la gelosia, però sapere che era una idiota simile mi ha molto rincuorato! Ma come? hai per le grinfie cotanto pezzo di figliolo e rompi perché non ha abbastanza tempo per te? Giusto con un delinquente potevi finire!
   La storia del papi corrotto mi piace tanto, soprattutto siete riusciti a evitare di dire chiaramente perché si chiama solo Ginko, vi è bastato dire: ha dovuto cambiare nome... si ma perché non si è chiamato Mario Bianchi? cioè intendevate dire che non ha più usato il suo cognome? Allora Ginko è il nome?, ma come fa una ad avere solo il nome, oppure intendevate che ha cambieto proprio identità allora vale la prima domanda!!! Ragazzi ho le idee più incasinate di prima! Cmq vi faccio notare che da ginkofila doc non ho mai posto la studipissima domanda del perché Ginko si chiami solo così, perché noi veri ginkofili non ci fermiamo alla superficie, che ce ne frega del nome? Ci interessano i fatti! Ed è un fatto che lui sia un poliziotto magnifico! :-)
   Soprattutto è bellissimo che sia proprio Polè ad arrestare il papi di Ginko! (ecco un esempio di come incastrano bene i tasselli quei due figlioli del sig. Faraci e del sig. Dazieri)
   Ginko travestito da fricchettone è impagabile, mi sono divertita tanto!
E' proprio una storia perfetta mi sembra di averla sempre conosciuta, non credo che ci possa essere un passato migliore, per l'Ispettore!
Anche il più piccolo particolare è di qualità sublime, tipo il regalo della citroen!!
   I disegni sono bellissimi, mi piace un sacco l'atmosfera che riesce a creare il sig. Palumbo, la stessa del remake e dello speciale di Eva, sembra di stare a Parigi quando Sabrina prende lezioni di cucina, quanto vorrei starci anche io con un bel Hunphrey Bogart!!! :-D Ginko aveva una mamma molto carina! :-)
   Non ho critiche da fare a parte il poco spazio per le parti di prefazione e postfazione, cmq la storia è lunghissima e sono felicissima! Grazie!
hai accontentato tutti i ginkofili, Mario! GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE
   Messaggio di Anna Margotti

   Questo albo gigante merita un bel 10. Nonostante all'inizio la comparsa del gioiello, da dove prende avvio il racconto del passato di Ginko, possa sembrare una ripetizione dell'albo di Eva, si capisce solo a fine storia una ruolo importantissimo e necessario per la comparsa di DK, ancor prima che Ginko ne sapesse dell' esistenza. Pero' Diabolik, per ben tre volte ha perso tutte le sue ricchezze e i suoi beni, quindi non poteva ancora possedere quel gioiello ancora oggi. Stesso discorso vale per la rosa di diamanti. Cmq Faraci e' stato un genio a creare  da pochi tasselli una storia su Ginko.
   Mi piace lo stile dei  disegni del gigante sono diversi da quelli del classico albo, tipo cartoon. Ginko ha proprio il viso di uno sbarbatello. Divertente la versione hippies, e un vero modello vestito in borghese. Magari sono le prove per un restyling del look dell'Ispettore???
La storia ci ha mostrato un Ginko meno istituzionale e con sentimenti, perche' anche l'Ispettore come DK non lascia trasparire emozioni o sentimenti negli albi di... tutti i giorni. Viste Altea, Esmeralda Radie' e ora Annalisa, ho capito che le bionde non fanno per l'Ispettore. A proposito di Annalisa, vista le sue ultime parole, penso che la rivedremo nella vita dell'Ispettore.
   Finalmente abbiamo visto Ginko in divisa!!!!!!! (Domanda: Non capisco il perche' si e' detto che Ginko ha cambiato nome. Che senso ha al fine della storia del personaggio?)
   Prefazioni interessanti come sempre di Gomboli e di Faraci (che chiede clemenza alla corte: si riferisce per caso a noi della list??? eh eh eh). Ora tocca ad Altea. Anche l'algida duchessa ha un passato turbolento? Chissa!!!!
   Messaggio di Michele


   Ogni volta che mi trovo per le mani qualcosa di disegnato da Palumbo, mi dico che gli ruberei volentieri anche i disegnini che fa mentre e' al telefono, e lo speciale Ginkofilo non ha fatto eccezione da questo punto di vista. Mi e' piaciuto soprattutto il volto del padre di Ginko. Il giudice assomiglia al figlio, ma ha anche un aspetto debole, snervato, che rende bene la sua indegnita' morale a confronto con quella del ragazzo. A volte ho l'impressione che molte fisionomie nelle varie storie disegnate da Palumbo si somiglino - il giovane Pole' imho rassomiglia parecchio al Gustavo Garian del Remake de Il Re del Terrore - ma il risultato e' sempre di eccellente livello. ^___^
   Mi dispiace pero' non essere d'accordo con Anna per quanto riguarda la storia. Per carita', in se' sarebbe una bella storia , ma... il problema e' che la mia personale dose di sospensione dell'incredulita' e' andata via via scemando durante la lettura, per poi subire la batosta finale a pagina 148. Mi spiego. Lo speciale non e' un albo come gli altri: va ad incidere nel passato di un protagonista. Un passato che deve essere rigorosamente credibile dati gli sviluppi successivi, pubblicati in precedenza. E' stato cosi' per "Diabolik, chi sei?". E' stato cosi' (con qualche difficolta', dovuta all'evoluzione del personaggio) con la stupenda storia di "Eva - Quando Diabolik non c'era". Ma e' cosi', per questo Ginko?
   Fino al 2000 per il cambiamento di nome era necessaria una sentenza che doveva essere pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Adesso non e' piu' cosi': basta una domanda al Prefetto, che autorizza al cambiamento di cognome - che sia ridicolo, vergognoso o rivelante l'origine naturale - dopo la pubblicazione della domanda per 30 giorni  senza che sia stata proposta opposizione. Gazzetta Ufficiale o no, sta di fatto che da noi il cambiamento legale del nome viene annotato sull'atto di nascita e comunicato al Ministero degli Interni. Domanda: Anche considerando che Clerville ha un sistema legale da operetta, mi spiegate come avrebbe fatto il giovane Ginko ad entrare in polizia senza che nessuno (tranne Pole') si accorgesse che aveva cambiato nome? Senza che nessuno gli chiedesse conto del padre morto in galera? E come avrebbe fatto il Ginko maturo ad evitare fino ad ora che un milione o giu' di li' di giornalisti lo scoprisse e lo facesse a pezzi con la vecchia storia del padre, visto che i suoi rapporti con la stampa in tanti albi sono stati mostrati come tesi? Potrebbe forse essersi cambiato nome illegalmente, l'integerrimo Ginko? (ovviamente no, la domanda e' retorica).
   Nome falso a parte, come mai nessun giornalista investigativo in vena di malignita' ha scoperto Annalisa, in modo da farsi rilasciare una bella intervista piena di dubbi sulla onesta' personale di Ginko e sputtanarlo di fronte a tutti? E' forse deceduta prima che Ginko diventasse una personalita' di rilievo, una personalita' con tanti nemici potenti?
   Ancora: Ginko e' sempre stato amatissimo dai suoi uomini... Ma potrebbe esserlo dopo aver confessato di aver ucciso un collega,  la cui corruzione e' passata sotto silenzio? E dopo una fuga, un sospetto di furto pubblicizzati in televisione? Perdonatemi, ma non riesco a credere che un agente che arrivi in un'altra citta', avvolto dai misteri dell'insabbiamento di un caso avrebbe la possibilita' di fare la carriera che poi Ginko ha fatto a Clerville. Mi direte adesso che ci ha messo dieci anni...Imho, sempre pochi, per il livello di riconoscimenti cui e' arrivato quando si aprono i giochi con "Il Re del Terrore".
   Per il resto... Il carattere di Ginko appare  generalmente ben studiato, soprattutto nella sua difficolta' di avere dei rapporti con gli altri. Il suo migliore amico e' un traditore. I rapporti con Annalisa sono freddi, privi di emotivita': si riecheggia qui la mancata storia con Esmeralda, dei primi albi. Il suo travestimento alla festa mi ricorda un Ginko hippy comparso in un albo di parecchi anni fa, il cui titolo in questo momento mi sfugge.
   Il collegamento con Diabolik che si scopre alla fine esce fuori quasi naturalmente. Immagino che il fotografo a pagina 31, nel momento in cui si introduce il flashback, non sia altri che Diabolik travestito, cosa che porterebbe il primo incontro dei due nemici a molto prima di quanto indicato in "Tempesta di Ricordi", ma sarebbe coerente con il testo interno, che termina appunto con l'evocazione di Diabolik.
   Pole' invece mi ricorda un altro commissario letterario, ossia il commissario di divisione Coudrier dei primi romanzi di Pennac ("La fata carabina", soprattutto). Coudrier, nel romanzo, addestra i propri nipoti al furto, dichiarando all'esterrefatto ispettore Pastor che si tratta della miglior scuola all'autocontrollo. I due - Pole' e Ginko - sembrano legarsi a partire da opposte delusioni familiari e da un simile stato di incapacita' emozionale. Pole' deve essere proprio un mito indiscutibile, per Ginko, visto che lo vediamo arrivare ad eseguire i suoi ordini - che sono sia illegittimi, perche' provengono da un ex poliziotto (ossia qualcuno che non ha nessun diritto di dargli ordini di qualsiasi tipo), sia illeciti visto che lo inducono a commettere una serie di reati.
   [PS: Ho notato che manca un indizio del passato di Ginko, nell'elenco che Tito Faraci fa alla fine, ossia il fatto che l'ispettore sia un pilota (cfr. "Le lacrime della sirena"), anche se l'indizio viene evocato dal modello di aeroplano con cui giocano padre e figlio quando il giudice viene arrestato. Ginko deve anche essere noto come pilota perche' se ricordo bene in quell'albo sono gli altri passeggeri a pregarlo di andare in cabina. Quando lo sara' diventato?]
   In conclusione. Il mio voto per i disegni non puo' essere altro che 9. La storia invece per me pecca troppo sotto la voce credibilita', per potergli dare un voto alto.

   Messaggio di Elena


   Bello, ben scritto e favolosamente disegnato! Bravi!
   Messaggio di: Tarlo


   Questa volta darei un giudizio complessivo, che, mi dispiace, si traduce in un "Bha????!!!!" La storia manca di pathos, di suspance e anche un po' di credibilità. E' pur vero che senza fatti eccezionali non si racconta nessuna storia, ma qui abbiamo sommato troppi fatti eccezionali: è pur vero che esistono pubblici funzionari corrotti, ma che proprio tutti fossero riuniti in quel di Chateauroque e che se la prendessero tutti con l'unico poliziotto onesto è, lasciatemelo dire, un po' credulone (chi non si sarebbe insospettito dopo che la presunta grave frattura di Mercier si è ridotta ad una banale contusione neppure tanto forte?). E che un commissario di polizia, seppure ex, insegni ad un altro poliziotto a fare il ladro, profittando del dubbio retaggio familiare, senza insistere un minimo sulle capacità investigative... mi pare veramente inverosimile. Che poi nel passato dell'integerrimo poliziotto ci sia un padre mariuolo (e della peggior specie, quella occulta) è veramente eccessivo, avrei meglio accettato la solita storia dell'orfano, magari a causa della malavita, che decide di diventare paladino della legge, certo anche questa scontata, ma più credibile di quella di un'adorazione che diventa odio. Poi le rivelazioni sul nome? Capisco che abbia cambiato per non farsi riconoscere (per altro mi sembra strano che il figlio di un magistrato corrotto, se pur con un altro nome, sia riuscito a fare tanta strada senza che mai nessun giornalista scoprisse gli altarini!!!!!!!) Inoltre, che io sappia, qualunque anagrafe richiede un nome ed un cognome: Ginko che diavolo è, sembra un nome di battaglia, ma allora non può essere quello dell'anagrafe...
   Anche i disegni di Palumbo mancano della drammaticità ed incisività che ha caratterizzato sia il Remake che lo speciale di Eva, e, nel quadro in alto a sinistra di pagina 51, benché molto stilizzato, somiglia veramente troppo a Diabolik.
   Complessivamente, come avrete capito, non mi è piaciuto molto, non sarà tra gli albi che rileggerò.

   Messaggio di: Silvia Mendolicchio


   Concordo con chi non è rimasto appassionato leggendo lo speciale su Ginko, non mi è piaciuto come quello di Eva, anche i disegni non sono all'altezza del primo, e io adoro Giuseppe Palombo. Non dico cose già dette, mi trovo d'accordo in gran parte con lo spoiler di Elena e di Silvia, e totalmente in disaccordo con Anna.
   Comunque come voto globale non è meno di un 6.
   Messaggio di: Fabrizik


   Innanzitutto complimenti al trio di autori davvero fenomenale ! Soprattutto (campanilisticamente parlando) al mio conterraneo disegnatore! Bravo Giuseppe, sei riuscito a dare la giusta atmosfera all'intera storia, a volte mi ricordava molto i tratti del Nestor Burna di Bernet/Tardi, solo molto più preciso e dettagliato, sia nella caratterizzazione delle espressioni dei visi sia nelle scenografie delle vignette... Un ulteriore riprova che il fumetto italiano ha trovato un nuovo maestro!
   Del duo Dazieri/Faraci cosa dire? Solo che quando lavorano a quattro mani sono semplicemente geniali! E "last but not list" un plauso al curatore dei retini che ha reso la grafica molto più accattivante e profonda.
   Di Cerveglieri non c'è molto da dire anche se il "poco" lavoro grafico
:-PPPP realizzato come premessa ed epilogo alla storia è risultato essere più che all'altezza.
   Unica critica rivolta solo agli amici della lista, che con la loro sempre puntigliosa disamina riescono a trovare pulci dappertutto! Per una volta tanto non potreste semplicemente apprezzare un lavoro a dir poco eccellente per quantità e qualità di arte profusa? :-))))
   A me lo speciale è piaciuto moltissimo e francamente se qualke dettaglio
burocratico - fatalistico non dovesse incastrarsi alla perfezione ci sarà
sempre modo e tempo di aggiustarlo, magari mettendo in cantiere un nuovo
soggetto da poter sviluppare in un futuro albo. Che ne dite? :-))
   Messaggio di: Donato Gallicchio


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